«Corriere dei Piccoli» 9, Anno XXVI (4 Marzo 1934)
Giunti a Corte per via fluviale a bordo di un ippopotamo, Re e precettore trovarono, infatti, il principe Bagolino che, aggrappato con le mani al
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di un baobab, con un serpente a sonagli che faceva da bidello, suonando l’ora delle lezioni. Le quali erano però disertate dal principe Bagolino.
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si mosse e portò via ai cannibali il maestro di Bagolino; e questi fu mandato a letto senza cena e per sempre digiuno d’ogni scienza.
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- Quale colpa ho commesso? - chiede Fanfarino al Re. E costui: - Nessuna. Ma poiché Bagolino non vuol studiare, non c’è altro mezzo per fargli
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maestro sapientissimo sarebbe stato molto utile a suo figlio, il principe ereditario Bagolino, il quale viveva nella più completa ignoranza, solo
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suoi cuochi: - Avvicinate i tizzoni ardenti! - e al principe Bagolino: - Buon appetito! Che la scienza di Fanfarino buon pro’ ti faccia...
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E gli presentò come suo gran maestro Fanfarino, il quale subito diede a Bagolino una prima lezione di ocarina. Ma al suono incantatore sorsero dall
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Il giorno dopo, il Re lo condusse a caccia del leone con l’ocarina, ma Bagolino suonò così male che la belva, sdegnata, lo avrebbe mangiato in un